Nuove forme di riproduzione, ibride e fluide, stanno sfidando le norme sociali di ampi contesti geografici, alterando le nozioni comunemente accettate relative al concepimento, alla gravidanza e alla nascita. La mostra Think Tank: REPRODUCTIVE AGENTS, a cura di Florencia Cherñajovsky,  riunisce tredici artisti visivi il cui lavoro esamina le implicazioni sociali, economiche e politiche del modo in cui diverse società definiscono e si relazionano con il concetto di riproduzione. Sintetizzando prospettive scientifiche e speculative, queste proposte artistiche esplorano il concepire e il prendersi cura di una nuova vita  a partire da paradigmi in evoluzione che vedono l’attivazione della “agency riproduttiva”. La mostra presenta opere dal 1940 a oggi che si riferiscono in vario modo alla riproduzione sessuata e asessuata, ai trattamenti di riproduzione assistita, alla fertilità e agli studi ormonali, all’epigenetica e alle tecnologie di riproduzione, sia per esseri umani sia per altre specie, comprese entità non viventi.

Tra gli artisti invitati, la veneta Elena Pizzato Ketra con l’opera Utereyes” in forma di wallpaper. Utereyes è un neologismo, l’unione delle parole Uterus (utero) e Eyes (occhi), ed è composto dal disegno di due uteri stilizzati, dalla riflessione di uno sull’altro si crea un occhio che rappresenta simbolicamente il risveglio, la presa di coscienza. L’opera è nata come pattern d’artista, perché grazie al suo continuo ripetersi potenzia e amplifica il suo messaggio. “Utereyes rappresenta la libertà di scegliere delle donne, sia del proprio corpo che della propria sessualità. E’ un utero attivo, consenziente e vigilante, non più passivo che subisce le imposizioni altrui, per dogmi sociali, etici o religiosi. E’ il simbolo della libertà di essere prima di tutto una persona, oltre il genere.”

Due artiste pionieristiche sfumano i confini tra arte e scienza e rielaborano il concetto di riproduzione in forme inedite: Lynn Hershman Leeson affrontra questioni tecnologiche attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale e, più recentemente, della biotecnologia e dell’ingegneria genetica, mettendole in relazione con questioni di genere e di identità; Shu Lea Cheang esplora il futuro cibernetico della genitorialità con lo sviluppo di feti in uteri artificiali fuori dal corpo (ectogenesi). Ann Leda Shapiro vede invece il paesaggio naturale, quello del corpo e quello della mente come parti interconnesse di un unico e complesso sistema vivente. Il film di Lucy Beech, Reproductive exile del 2018, tratta i temi dell’allevamento, del lavoro bioclinico, della procreazione “ospite” e delle relazioni farmaceutiche ormonali multispecie. Esposti per la prima volta al pubblico, i disegni erotici di Victor Vasarely del 1940 mostrano varie pratiche sessuali, tra cui incontri tra il corpo femminile e quello animale. Florencia Rodriguez Giles intitolata Tiro al parto (2020-2021), che tratta della forza della vita che si manifesta in ogni cosa e delle forme di desiderio e ispirazione che nascono quando specie diverse si incontrano. Altre opere prendono in considerazione la riproduzione in quanto costrutto sociale e propongono una decostruzione del termine attraverso un’ottica di genere e post-coloniale per innescare una definizione più ampia del termine nel nostro presente come il trittico di Pamina Sebastião, Death by registration, le opere tessili e video di Elektra KB e del pattern Utereyes di Elena Pizzato Ketra. Nella serie di video Fase Rem 1-9 (2014), Romina de Novellis interpreta i sogni che ha avuto durante i suoi nove mesi di gravidanza, Martina Servio Olavide, anche queste realizzate durante la gravidanza, si immergono nel processo poetico e creativo che emerge dalla gestazione. In Autofiction poems (2020), Pedro Neves Marques affronta le tensioni personali e politiche in relazione alla gestazione e ai diritti riproduttivi.

Think Tank: REPRODUCTIVE AGENTS“, a cura di Florencia Cherñajovsky, espongono:
Lucy Beech (UK), Shu Lea Cheang (Taiwan), Elektra KB (Colombia), Lynn Hershman Leeson (USA), Pedro Neves Marques (Portogallo), Romina de Novellis (Italia), Elena Pizzato Ketra (Italia), Tabita Rezaire (Francia/Guyana) , Florencia Rodriguez Giles (Argentina), Martina Servio Olavide (Argentina), Pamina Sebastião (Angola), Ann Leda Shapiro (USA), Victor Vasarely (Ungheria)

La mostra durerà fino al primo maggio e sarà accompagnata da conferenze, incontri ed eventi.
A questo link tutte le info: https://www.madrenapoli.it/mostre/think-tank/