Intervista pubblicata su Exibart, 13 maggio 2020: https://www.exibart.com/exibart-prize/le-favole-nere-di-ketra-in-concorso-su-exibart-prize/

Continuiamo la nostra passeggiata tra gli artisti che partecipano al nostro premio exibart prize. Sarà un modo per conoscerli, per divulgare il loro lavoro e soprattutto per avere un quadro generale sul ruolo e sulla vita dell’essere artista oggi!

In occasione di questi incontri tutte le immagini del sito saranno dedicate al lavoro dell’artista. Oltre a comparire nella home page di exibart prize questo articolo è pubblicato contemporaneamente sulla home page di exibart e rilanciato su tutti i nostri social.

SPETTRI – specchiera antica stampa borchie pendolo 2019 – 130x103x3cm

Elena Pizzato, in arte Ketra, è nata a Bassano del Grappa, nel Vicentino, nel 1979. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Venezia con lode, inizialmente sviluppa la sua ricerca sul corpo e le modificazioni artificiali, sperimentando molteplici materiali e media. Durante una residenza artistica in Olanda, approfondisce i concetti di seduzione, costrizione ed estetica inorganica, realizzando opere dal mood gotico e underground. Spaziando dall’estroflessione alla scultura fino all’installazione e al video, Ketra scoperchia un sottomondo popolato di bambole spogliate delle loro rassicuranti crinoline e rivestite di latex, specchi che alludono a segreti inconfessabili più che alla matrigna di Biancaneve, tirapugni trasformati in dondolini, corsetti imprigionati in quadri di pvc e borchie, presine all’uncinetto realizzate dalla nonna 93enne con scritte trasgressive. Favola nera e realtà contemporanea si intrecciano con ironia, rivelando l’impronta femminile ed esoterica di Ketra e il suo gusto punk per la provocazione.

Quando hai capito di essere o di voler essere un’artista?
Sono cresciuta tra le tele e i pennelli di mia madre, colori e quadri ovunque. Mio padre invece è fotocompositore: la cultura del testo perfetto e l’estetica della lettera. L’arte è sempre stata “una di famiglia”. Quando il tavolo da pranzo sembra un cavalletto non ti fai più domande e cominci a disegnare… E’ una quotidianità che fa parte di te. Ma non è una compagna di vita candida, ha le sembianze più del coniglio di Donnie Darko: se non lo segui, ti insegue lui. E io me lo sono trovato sempre in fianco: dall’Accademia di Venezia fino alle prime mostre, passando negli anni tra fiere, happening, concorsi. Alla fine ho capito che ero io, ad inseguirlo.

Riesci a vivere del tuo lavoro di artista?
Ancora no, lavoro come graphic designer e questo mi permette di mantenere me e la mia arte dentro un ecosistema sempre creativo. Non so se sia facile vivere esclusivamente della propria attività artistica, almeno in Italia. Non dovendo dipendere in modo ansioso dalle vendite credo che ciò mi renda più libera di spaziare e creare.

Qual è il tuo rapporto con il mercato dell’arte? Gallerie, curatori, critici…
Il mondo delle gallerie è un X-files. Collaboro con curatori indipendenti e gallerie a seconda del progetto, seguo solo ciò che mi stimola, quel sottomondo che sperimenta al di là del “trend” del momento. Prediligo la nicchia dei resilienti… Trovo importante sempre e comunque partecipare alle fiere di settore e ai concorsi, selezionando bene ci sono delle belle opportunità per mostrare il proprio lavoro. Il mondo dell’arte è vasto, incontrare quelle persone che vedono le tue stesse traiettorie e si emozionano attraverso le tue opere è uno stimolo continuo per la mia ricerca.

Di cosa credi ci sia bisogno nel mondo dell’arte per sostenere gli artisti?
Della volontà (e il rischio) di scovare nuove visioni e sostenerle. Noi con le nostre opere arriviamo fino a un certo punto, oltre il quale può esserci il baratro o l’eden, e questa è la roulette russa dei professionisti di un mondo lunatico, che non sempre premia il talento. Ammiro ad esempio i modelli del Nord Europa, dove lo Stato sovvenziona l’arte (e gli artisti) in modo sistematico. Il laccio economico delle opere deve premiare e non limitare la sua diffusione.

Per informazioni sulle opere di Ketra e sulle sue prossime attività potete contattare la galleria www.neongallery.it oppure direttamente il sito ufficiale www.ketra.it